8 GIORNI IN KENYA
- William Mazza

- 8 giu
- Tempo di lettura: 5 min
Nel mese di Gennaio sono partito per il Kenya, una di quelle destinazioni che ho sempre sognato di visitare. Partenza da Milano Malpensa, Sono atterrato a Mombasa e da lì ho raggiunto Watamu, dove ho soggiornato al Jacaranda Beach Resort, una struttura immersa nella natura, affacciata su una spiaggia da cartolina.
Giorno 1 – Arrivo a Watamu
Dopo il viaggio dall’Italia e qualche ora di transfer, siamo arrivati al Jacaranda nel pomeriggio. L’atmosfera era rilassante, tra palme e mare cristallino. Abbiamo cenato al resort e ci siamo goduti il tramonto in riva all’oceano.
Giorno 2 – Relax e primi incontri
Sveglia con calma e poi colazione a buffet, tutto molto buono con cucina internazionale.
Subito dopo aver mangiato siamo andati a KILIFI, la spiaggia di fronte al resort di un colore cristallino. Dei ragazzi del posto i famosi Beach Boys ( si tratta di giovani locali che lavorano offrendo ai turisti una varietà di servizi, tra cui escursioni, gite in barca, safari, vendita di artigianato e souvenir) ci hanno accompagnato con una barchetta a vela a vedere la flora marina: stelle marine, pesci palla, coralli e tanto altro.
Noi ci siamo fatti amici due in particolare, che si facevano chiamare "SORRISO" per via dei denti bianchssimi e "PETTO" (aveva un petto enorme).
Finita l' escursione siamo rientrati a mangiare e dopo pausa pranzo ci siamo diretti a MARAFA.
La cittadina di Marafa è un piccolo centro rurale, semplice e autentico, dove la vita scorre lentamente. È abitata in gran parte da popolazioni locali, come i Giriama, e offre uno spaccato della vita quotidiana keniota lontano dal turismo di massa.
Successuvamente direzione al Canyon di Marafa, anche chiamato Hell’s Kitchen, è una spettacolare formazione rocciosa situata nell’entroterra della costa keniota. È un canyon naturale scavato nel tempo dall’erosione del vento e dell’acqua, che ha creato torri e gole di sabbia colorata in sfumature rosse, arancioni, rosa e gialle. Il momento migliore per visitarlo è al tramonto, quando i colori si accendono e creano un paesaggio surreale. È avvolto anche da leggende locali legate a punizioni divine, da cui deriva il nome "Cucina del Diavolo".



Giorno 3/4 – Safari
Safari nello Tsavo Est – Due giorni tra savana rossa e silenzi africani.
Dopo aver vissuto l’intensità e il calore umano dell’incontro con le tribù Masai Mara, ci siamo messi in viaggio verso una nuova avventura: lo Tsavo East National Park. A bordo di una jeep, attraversando paesaggi sempre più selvaggi, abbiamo lasciato alle spalle i villaggi e le colline per entrare nel cuore pulsante della savana kenyota.
Kiboko River Camp – Dormire nella natura
Il nostro campo base per le due notti è stato il Kiboko River Camp, https://www.kibokorivercamp.com un accampamento di tende affacciato sul fiume Galana. Svegliarsi qui significa sentirsi davvero immersi nel cuore dell’Africa: niente barriere, solo tela, vento e i suoni della natura. Di notte si sentono gli animali muoversi vicino al fiume.
Dopo l’arrivo e un breve riposo al campo, nel pomeriggio siamo partiti per il nostro primo game drive. Il terreno rosso tipico dello Tsavo Est rende il paesaggio quasi marziano. Siamo riusciti a vedere la maggior parte degli animali che abitano all'interno della savana e addirittura la migrazione degli elefanti, uno spettacolo pazzesco.
La sveglia suona prestissimo, quando il cielo è ancora scuro e la savana silenziosa. Ma è proprio questo il momento più magico. Con la prima luce siamo partiti per un secondo safari, e in quelle ore tutto sembrava vivo: i predatori erano ancora attivi, gli uccelli cantavano e la luce dorata accendeva il paesaggio in modo quasi surreale.
Dopo la colazione al campo, era tempo di ripartire. Lo Tsavo ci ha lasciato addosso la sua magia.




Giorno 5 – Visita alle scuole e ai villaggi locali
Questa giornata è stata toccante. Abbiamo visitato alcune scuole e piccoli villaggi, dove abbiamo incontrato tanti bambini. Ci hanno accolti con sorrisi sinceri e canti. I locali ci hanno raccontato la loro quotidianità con grande generosità e ci hanno fatto sentire parte di una realtà semplice ma ricca di umanità.

Giorno 6 – Malindi e il suo mercato
Dopo l’intensità del safari e le notti sotto le stelle africane, il viaggio prosegue verso la costa. Lasciato lo Tsavo Est alle spalle, ci siamo diretti verso Kilifi, una piccola cittadina costiera affacciata sull’oceano, nota per il suo porto e la vita di mare autentica.
Kilifi – Il cuore marittimo del Kenya
Qui il ritmo cambia. Passeggiando lungo il porto, abbiamo osservato i pescherecci locali rientrare con il pescato del giorno, tra reti, conchiglie e uomini sorridenti che lavorano senza fretta. Kilifi è un angolo poco turistico, ma forse proprio per questo conserva un’anima vera: la vita dei pescatori, le barche colorate e l’odore di sale ti fanno sentire parte di un’altra dimensione.
Malindi
A Malindi non siamo andati per il mare, ma per scoprire un po’ la città. Abbiamo camminato tra le sue vie, piene di colori, odori forti e gente che si muove ovunque. Alcuni angoli sembrano fermi nel tempo, altri più caotici, ma proprio questo contrasto rende tutto interessante.
Siamo passati davanti a negozi, mercati, botteghe artigiane, e poi abbiamo visitato una fabbrica del legno, dove gli artigiani lavorano a mano statuette, maschere e oggetti tradizionali. Vederli intagliare con pazienza e precisione è stato affascinante.
Malindi ci ha mostrato un lato più vero e quotidiano del Kenya, lontano dalle spiagge da cartolina, ma pieno di vita e autenticità.






Giorno 7
Dopo giorni intensi tra safari e trasferimenti, il settimo giorno è stato dedicato a scoprire più a fondo la costa di Malindi, alternando cultura, mare e un po’ di meritato relax.
Le Rovine di Gede
Abbiamo iniziato la giornata con una visita alle affascinanti Rovine di Gede. Le rovine di Gede sono un posto davvero particolare. In mezzo alla foresta, a poca distanza da Malindi, ti ritrovi all’improvviso in un’antica città abbandonata, circondata dal verde e dal silenzio.
Camminando tra le mura in pietra, le vecchie moschee, le case e i resti del palazzo, sembra quasi di tornare indietro nel tempo. C’è un’atmosfera strana, un po’ misteriosa, ma anche molto affascinante. Gli alberi crescono ovunque, anche dentro le costruzioni, e le scimmie saltano tra i rami mentre cammini.
Non è un posto famoso o pieno di turisti, ed è proprio questo che lo rende speciale.
Cena al Crabshak – Piedi nella sabbia e sapore di oceano
Per concludere la giornata, siamo stati al Crabshak, un ristorante direttamente sulla spiaggia. Tavoli in legno, piedi nella sabbia e una vista spettacolare sull’oceano. Qui il pesce fresco è protagonista assoluto: granchio, calamari, gamberi e piatti locali cucinati in modo semplice ma delizioso. Un luogo che unisce atmosfera autentica e ottima cucina.






Giorno 8 – Ultimi momenti e partenza
L’ultimo giorno l’ho passato in tranquillità, tra un tuffo in mare, qualche souvenir e tante emozioni da portare con me. Il Kenya mi ha lasciato il cuore pieno.

Contatti Utili
Ambasciata d’Italia a Nairobi
In caso di emergenza o assistenza consolare:
Indirizzo: 107 School Lane, Westlands, Nairobi
Telefono: +254 20 5137500
Email: ambasciata.nairobi@esteri.it
Sito: www.viaggiaresicuri.it
Spostamenti
Volo A/R con Neos
Consiglio di affidarsi al resort per tutti gli spostamenti interni e le varie escursioni.
Documenti e Salute
Passaporto con almeno 6 mesi di validità residua
Visto (eTA) obbligatorio da richiedere online prima della partenza:
Vaccinazioni consigliate: epatite A e B, tifo, tetano
Porta con te:
Repellente per zanzare
Farmaci base (febbre, diarrea, fermenti )
Assicurazione sanitaria sempre consigliata




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